Il 1° dicembre 2016 è ufficialmente partito “LAVORATORI A 6 STELLE” un progetto, della durata di 12 mesi di orientamento al lavoro e formazione professionale per giovani con sindrome di Down in età lavorativa (18 – 35 anni).Ad esso partecipano 5 sezioni dell’AIPD del sud Italia (Aipd Napoli tra queste) rispettivamente con 3 ragazzi ognuna per un totale di 15 aspiranti lavoratori.
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Partecipazione al progetto Lavoriamo in rete - percorsi di inserimento lavorativo nei territori del Sud, in collaborazione con la Fondazione con il Sud, l’AIPD Nazionale e in rete con le Sezioni AIPD di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna; Sicilia, volto a favorire l’inserimento lavorativo e realizzare percorsi di orientamento e avviamento al lavoro nei territori interessati – Genn.2015/Giugno 2016
COMUNICATO STAMPA
Tutti insieme appassionatamente: La collaborazione tra scuola e famiglia per realizzare l’inclusione scolastica dell’alunno disabile - percorso di seminari di formazione e di sensibilizzazione, proposto alle Scuole del territorio e rivolto in particolare agli insegnanti cha come scopo ultimo la realizzazione di una scuola inclusiva che accolga e possa rispondere ai bisogni di alunni e famiglie.
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PROGETTO "Chi trova un lavoro trova un tesoro"
Il progetto è rivolto ai ragazzi tra i 15 e i 20 anni.
Sono 5 le aree educative intorno alle quali si strutturano gli obiettivi dei percorsi di educazione all’autonomia:
• comunicazione: saper chiedere, saper dare i propri dati…
• orientamento: leggere e seguire indicazioni stradali, saper individuare punti di riferimento, riconoscere fermate di autobus, metro e taxi…
• comportamento stradale: attraversamento, semafori…
• uso del denaro: acquisizione del valore del denaro, riconoscimento, conteggio, corrispondenza prezzo-denaro, resto…
• uso dei servizi: corrispondenza prodotto-negozio, supermercati, negozi di uso comune, bar, cinema, bowling, uffici postali, mezzi pubblici… La metodologia educativa è costruita intorno ai seguenti punti:
• un rapporto basato su motivazione e “verità”;
• coinvolgimento attivo dei ragazzi nelle scelte e nella gestione delle attività;
• considerazione del loro “essere grandi” e riconoscimento esplicito di tale ruolo anche come rinforzo verso l’acquisizione di ulteriori autonomie;
• percorsi e strategie personalizzate.
Intorno al corso sono nate poi altre iniziative che a partire da esso hanno dato risposte al bisogno di tempo libero o di residenzialità dei ragazzi. La nostra sezione ha intenzione di organizzare un evento che coinvolga istituzioni, aziende e terzo settore e si pone l'obiettivo di suscitare riflessioni sul valore sociale della disabilità, sulla possibilità per la comunità di fare della diversità un punto di forza.